Il Maestro della Colonna Armonica e il Tesoriere

Cari Fratelli, ho iniziato la mia esperienza massonica in Loggia occupandomi della Musica durante i lavori nel Tempio. Un compito datomi dal nostro M.V. che ho apprezzato ed amato sin da subito e che ho svolto davvero con molto piacere. La Musica è una cosa molto importante per ognuno di noi e, magari in maniera differente, a chi più a chi un po’ meno, ha sempre fatto da cornice nelle esperienze più belle della vita: il ricordo di un amore, la nascita di un figlio, l’esperienza di un viaggio indimenticabile ecc.  Allo stesso modo all’interno del Tempio ci accompagna in ogni momento dei nostri lavori, sottolineandone i movimenti dei partecipanti e rendendo ancora più belle e profonde le parole pronunciate durante i vari rituali. Come la colonna sonora in un film, amplifica la bellezza di ogni momento aumentandone l’emozione e il grado di partecipazione. La scelta di una musica, se appropriata e se inserita al momento giusto, migliora significativamente la percezione di una scena. Mette in risalto un concetto, un gesto e lo accompagna con la sua forza o con la sua dolcezza.  Predispone l’animo e lo spirito di chi ascolta aiutandolo ad accordarsi con il vero senso di quello che si sta facendo. Insomma, come ogni forma d’arte ti trasporta leggero nell’aria in una dimensione più bella, meno materiale elevando sicuramente il livello di qualsiasi cosa si stia facendo.

Quando qualche mese fa sono state riassegnate le cariche di Loggia  e mi è stato proposto di fare il Tesoriere all’inizio ho avuto qualche perplessità. Mi è sembrato di passare da un opposto all’altro in termini di bellezza di ruoli, di passare ad un compito completamente diverso e del tutto contrario a quello svolto fino a quel momento, un po’ come il diavolo e l’acqua santa. Era il passaggio dal piacere, di allietare e addolcire con la musica i cuori dei miei cari Fratelli, magari stanchi dopo una lunga giornata di lavoro, al dispiacere di doverli vedere nel mentre sono impegnati a pagarmi le dovute capitazioni mensili.
Alla fine ho accettato svolgendo entrambi i compiti congiuntamente, occupandomi sia della Musica che della Tesoreria con tanta passione e senso di responsabilità.

Oggi, dopo qualche mese di esperienza, sono giunto ad una mia personale conclusione che vorrei condividere con tutti voi. Forse per la mia necessità di voler trovare il “Bello” in un ruolo che di bello non ha molto, dico che questi due ruoli, che sembrano così diversi, alla fine, dopo una attenta analisi, così diversi non lo sono….e per questo vado a spiegarmi meglio.
Il compito del Tesoriere è basato tutto sulla gestione dei fondi della Loggia, pagamenti di spese, movimenti di entrate ed uscite regolarmente registrate con tanto di causali, importi e date. Un lavoro di precisione, di calcolo matematico fondato sul rigore, sull’ordine e sul far rispettare delle regole fondamentali per il buon funzionamento della vita di Loggia.
Se ci pensate bene, la Musica, come d’altronde ogni forma d’arte, ha una componente di creatività molto forte ma allo stesso tempo anch’essa si basa su regole matematiche e su un ordine preciso.
La Regola e l’Ordine  la possiamo tranquillamente accostare ad ogni cosa bella e armoniosa di questo mondo (questo concetto mi fa tornare in mente la Sezione Aurea, argomento di cui abbiamo già parlato e che sicuramente riapprofondiremo in futuro).
E allora ho pensato che in fondo i due ruoli hanno qualcosa in comune. Far funzionare la Tesoreria in maniera virtuosa è un po’ come eseguire una bella melodia rendendo ancor più bella la nostra Loggia. Una Loggia in regola con tutti i pagamenti è una Loggia in salute e Salute è sinonimo di Bellezza. Come la Squadra e il Compasso, emblemi cari e fondamentali della libera muratoria, che simboleggiano in questo caso la concretezza e la misura  dell’una  e la creatività dell’altra, le ritroviamo comunque presenti  in entrambi i ruoli, magari in percentuali diverse.
Nel lavoro del Maestro della Colonna Armonica sarà predominante il Compasso, con una componente creativo-spirituale sicuramente maggiore rispetto al lavoro del Tesoriere dove ci sarà invece una predominanza della componente pragmatica della Squadra.

Fatta quindi questa considerazione mi piacerebbe che provassimo tutti insieme a vedere la figura del Tesoriere con un po’ di “Compasso” in più con il fine comune di far parte di una Loggia che cresca bella e in salute. Paragoniamo il nostro “sacrificio” economico mensile  a quello dell’artista o dello sportivo, necessario affinché possa raggiungere grandi risultati qualitativi. Siamo tutti importanti per il buon funzionamento della vita di Loggia. Se dimentichiamo di pagare le rette mensili ne danneggiamo la salute, facciamo del male ai nostri fratelli e quindi anche a noi stessi. Sentiamoci come organi vitali di un corpo unico che funziona bene solo se ognuno di noi fa bene il suo dovere. Se abbiamo capito questo il nostro rapporto d’ora in poi sarà meno formale e più leggero e melodioso e se in futuro mi toccherà ricordare a qualcuno di voi di pagare non sarà certo un richiamo o un rimprovero ma una necessità affinché la nostra Loggia viva in armonia. Sarà lo stesso di come quando il musicista ha la necessità di accordare il suo  strumento perché se non lo facesse quello che andrebbe ad eseguire risulterebbe un qualcosa di molto sgradevole all’orecchio di chi ascolta.

HO DETTO

Fr:. D. S. 3:.